La Battaglia dei Valori, Buoni Vs. Cattivi, dove sbagliamo?
Suella o Sue Ellen Braverman, Kemi Badenoch, Priti Patel: il lettore si chiederà chi mai siano. Rispondo subito. Sono tre deputate inglesi del Conservative Party. Le quali coltivano l’ambizione di diventare primo ministro, scalzando dalla posizione occupata l’insoddisfacente, per i conservatori soprattutto, Rishi Suniak. Prassi in uso non solo in Italia, come si vede. Dal momento delle ultime elezioni, generali, 2019, vinte con il 43,6% dal partito allora guidato da Boris Johnson, l’attuale capo del governo è il terzo in ordine di tempo. Senza essere più andati alle urne.
Il dettaglio interessante è che Rishi Suniak è il primo discendente di immigrati a raggiungere la carica. È infatti indiano e induista …Leggi tutto
La Grande Offensiva
« (…) io non biasimo chi vuole conquistare un impero, ma chi è troppo disposto a sottomettersi, perché gli uomini sempre per natura comandano su chi cede, si difendono da chi li attacca.»
Tucidide, 4. 61,5
Parole che lo storico ateniese mette in bocca al siracusano Ermocrate, il quale cerca così di stimolare i suoi concittadini alla resistenza contro gli invasori: i quali sono altri greci. Vale a dire la grande spedizione ateniese salpata per chiudere, in Attica sperano vittoriosamente, la lunga guerra contro Sparta e i suoi alleati. Passerà alla storia come quella del Peloponneso.
Qui non interessa cosa sia successo in seguito, ma l’attualità del concetto. Perché è senz’altro valido anche …Leggi tutto
Pandemia di Guerre
Uno dei pochi pregi dell’ultimo, travagliato, anno, dovrebbe essere rappresentato da una maggiore consapevolezza circa la natura e gli obiettivi dell’essere umano. L’aver incontrato di nuovo, infatti, proprio sulla soglia di casa la realtà della guerra induce a sperare sia servito ad aprire gli occhi anche ai più ostinati. L’Homo Sapiens non è affatto l’individuo naturale che mira solo all’autoconservazione, mitigata dall’istintiva empatia verso i propri simili, dell’Émile di Rosseau. La sua corruzione non è dovuta alla cattiva pedagogia di una società malata. Il principio di divaricazione tra natura del singolo e collettività, così subdolamente introdotto, è un colossale abbaglio. Anche se ha goduto d’immensa fortuna. È stato alla base …Leggi tutto
La dignità dell’Uomo: salvare il Pianeta
Salvare il Pianeta: rappresenta la costante geopolitica di lungo periodo di maggiore rilevanza e urgenza, oggi. Perché non esiste Homo sapiens senza Terra e, di conseguenza, neppure Stati intesi come la più perfezionata forma di organizzazione sociale mai sperimentata. Finora. Vero è che la sopravvivenza di singoli e specie dovrebbe essere l’istinto di base di ogni Sapiens. Di conseguenza, degli Stati. Lo è altrettanto, però, che questi ultimi tendano a comportarsi come altrettanti Frankestein: assemblati così come i fatti storici, somma algebrica di caso, necessità e volontà e pertanto immersi nella nebbia della complessità, hanno determinato e accesi dalla scintilla dell’esistenza, si animano di vita propria. Il punto è che …Leggi tutto
Ossessione identità
Parliamoci chiaro: da quando il governo Meloni si è insediato non è ancora successo niente. Di reale, per lo meno. Intendo dire, che la priorità del governo Meloni sia diventata all’improvviso l’immigrazione non è dovuto a una esplosione del fenomeno, tutt’altro. Se per Draghi il costo dell’energia rappresentava il problema principale, dipendeva in modo specifico dai suoi effetti sull’inflazione, quindi sull’economia in senso lato e di conseguenza sulle tasche degli italiani. Immediati, diretti, misurabili. Se per Meloni è passato in secondo piano di fronte alla presunta invasione da Sud, che i numeri dicono non esistere, è solo per una distorsione del quotidiano. Pur demagogia, insomma. La quale invece di venire …Leggi tutto
Divisi: la fortuna della Donna Dominante
Faccio una breve premessa di carattere personale, per chi non mi conosca affatto o solo superficialmente. Io sono un anarchico. Non in senso sociologico, ma ideologico. Per la precisione un anarchico individualista. Lo so, ancora in tempi recenti mi sono lasciato invischiare in qualche avventura politica: perché resto un inguaribile ottimista, atteggiamento profondamente anarchico del resto, e tendo a dare fiducia alle singole persone nello sforzo di rendermi in qualche modo utile. Anche venendo a patti con le mie convinzioni e senza alcuna paura di sporcarmi le mani. Preferisco chi almeno provi ad agire, anche se in modo imperfetto, a quanti se ne restino immacolati nella torre d’avorio della loro …Leggi tutto
Merito&Bare
«Oltre la laurea: dal digitale al green, ecco i master per trovare lavoro». Titolo di un articolo del Sole24Ore, edizione digitale del 13 settembre 2022. L’argomento trattato è palese: nell’attuale mondo ipercompetitivo, per un giovane che si affacci sul mercato del lavoro il livello di conoscenze conseguito fino al raggiungimento di una laurea è considerato insufficiente. Giusto? Sbagliato? Ricordavo qualche tempo fa che un importante industriale veneto, Enrico Carraro dell’omonima azienda metalmeccanica padovana, faceva presente di essere costretto ad assumere laureati in ingegneria per ricoprire posizioni in precedenza occupate da semplici periti industriali. Forse un ingegnere di oggi ne sa quanto un semplice perito di ieri? Carraro lo lasciava intendere, …Leggi tutto
Morte a/di Venezia
Nel 1912 lo scrittore tedesco Thomas Mann pubblicava una novella dal titolo Der Tod in Venedig (Morte a Venezia) destinata a lungo e vasto successo, alimentato in seguito dalla trasposizione cinematografica a opera di Luchino Visconti, nel 1971 e dal melodramma, scritto nel 1973, del compositore Benjamin Britten. Ispirata a un’esperienza realmente vissuta dall’autore nella primavera del 1911, come ricorderà la moglie Katia, Morte a Venezia è presto diventato uno dei testi emblematici per quanti si avvicinano alla città lagunare e cercano di spiegarne l’intima essenza. Spietato critico della società borghese, che sente estranea alla sua natura d’artista per l’assenza di spiritualità, Thomas Mann ingaggiò per l’intero corso dell’esistenza una …Leggi tutto
Nazioni e nazionalismo XXI secolo
Il nazionalismo è stato il demone del XIX e del XX secolo: ideologia potente, emersa dal corpo della Grande Rivoluzione di Francia e incrociatasi presto con il movimento culturale del Romanticismo, ha dimostrato stupefacente capacità di adattamento. Chiunque e ovunque può sentirsi e proclamarsi nazionalista. In particolare perché collegandosi all’idea di popolo ed essendo questa declinabile in infiniti sottoinsiemi ne ha assorbito la duttilità. Cosa sappiamo del nazionalismo?
Il primo punto da chiarire è il concetto di nazione. Esistono opinioni diverse in materia, ma quasi tutte concordano su alcuni punti di partenza. Nazione è una comunità che vive in un determinato luogo e condivide valori e cultura. Precisare quest’ultima, però, è …Leggi tutto
Eurasia: le ragioni del conflitto
«Riprendiamo il concetto (di guerra, Ndr) come continuazione della politica con altri mezzi e integriamolo con il suo corollario, la guerra non è semplicemente un atto politico, ma un vero strumento politico.»[1]
La Guerra d’Ucraina ha bruscamente risvegliato l’Occidente dal lungo sonno chiamato Globalizzazione, vale a dire dall’illusione che con la caduta del Muro di Berlino, novembre 1989, e la dissoluzione dell’Urss, due anni dopo, in qualche modo la Storia fosse finita e il Pianeta avviato serenamente verso la pacifica convivenza all’insegna del Pensiero unico liberal-democratico Una lettura, per altro, da tempo in crisi. I numeri, del resto, hanno o dovrebbero avere un intrinseco significato: basterebbe contare quanti conflitti armati ci …Leggi tutto