E pur si muove

Ritorno su un titolo già utilizzato. «E pur si muove». Parole di Galileo Galilei, secondo quanto scrive nel 1752 Giuseppe Baretti. Pronunciate quando il Tribunale della Santa Inquisizione costringe il grande scienziato pisano a ritrattare le proprie convinzioni eliocentriche. La frase, solo presunta ma è bello credere sia vera, è diventata simbolo di resistenza contro la violenza intellettuale dei poteri costituiti, ma soprattutto all’ignoranza. Il nemico peggiore, perché nutrito di una radicale convinzione di possedere la conoscenza assoluta. Non solo nel Seicento. Perché l’Inquisizione continua a essere in buona compagnia. Ne abbiamo degli esempi recenti nella acque, mai tranquille, della Laguna di Venezia. A cominciare dal primo: il Mo.S.E.

Ormai dovrebbe …Leggi tutto

Bianca Cappello, quando la storia diventa esemplare

Bianca Cappello, dalla damnatio memoriae alla verità

di Paola Irene Galli Mastrodonato

Linea Edizioni, 2020

Essere intelligente, colta, vitale, bellissima e innamorata riamata, può diventare colpa capace di portare alla morte? Alla distruzione dei propri resti e quindi all’abrasione sistematica del ricordo? Infine, alla dannazione persino della memoria residua? Per una donna non si tratta di un destino infrequente. Vale per la cronaca, lo rintracciamo nella storia. Grazie al grande lavoro d’indagine documentale e di ricerca di Paola Irene Galli Mastrodonato, oggi possiamo dire di poterci confrontare senza più zone d’ombra con uno dei casi simbolo di tale destino: quello della nobildonna veneziana Bianca Cappello. Una vicenda che si colloca a cavallo tra …Leggi tutto