E pur si muove

Ritorno su un titolo già utilizzato. «E pur si muove». Parole di Galileo Galilei, secondo quanto scrive nel 1752 Giuseppe Baretti. Pronunciate quando il Tribunale della Santa Inquisizione costringe il grande scienziato pisano a ritrattare le proprie convinzioni eliocentriche. La frase, solo presunta ma è bello credere sia vera, è diventata simbolo di resistenza contro la violenza intellettuale dei poteri costituiti, ma soprattutto all’ignoranza. Il nemico peggiore, perché nutrito di una radicale convinzione di possedere la conoscenza assoluta. Non solo nel Seicento. Perché l’Inquisizione continua a essere in buona compagnia. Ne abbiamo degli esempi recenti nella acque, mai tranquille, della Laguna di Venezia. A cominciare dal primo: il Mo.S.E.

Ormai dovrebbe …Leggi tutto

Bianca Cappello, quando la storia diventa esemplare

Bianca Cappello, dalla damnatio memoriae alla verità

di Paola Irene Galli Mastrodonato

Linea Edizioni, 2020

Essere intelligente, colta, vitale, bellissima e innamorata riamata, può diventare colpa capace di portare alla morte? Alla distruzione dei propri resti e quindi all’abrasione sistematica del ricordo? Infine, alla dannazione persino della memoria residua? Per una donna non si tratta di un destino infrequente. Vale per la cronaca, lo rintracciamo nella storia. Grazie al grande lavoro d’indagine documentale e di ricerca di Paola Irene Galli Mastrodonato, oggi possiamo dire di poterci confrontare senza più zone d’ombra con uno dei casi simbolo di tale destino: quello della nobildonna veneziana Bianca Cappello. Una vicenda che si colloca a cavallo tra …Leggi tutto

Lezioni americane

 

Biden ha vinto, Trump ha perso. Biden è il più votato candidato presidente della storia americana. Ha distaccato di oltre quattro milioni di preferenze il rivale. Successo limpido, anche se l’avversario si ostina a negarlo. Adesso gli Stati Uniti avranno il loro secondo presidente cattolico di origine irlandese, il precedente fu John F. Kennedy, e la prima donna in assoluto di ascendenza indo-afro-giamaicana quale vice-presidente, Kamala Harris. Aggiungiamoci pure la nuova first lady, Jill Jacobs in realtà Giacoppa: le sue radici sono italiane di Sicilia.

Gli americani hanno dunque proiettato al vertice del paese una coppia che ben rappresenta l’ideale melting-pot entico-religioso da cui nascono. L’America First di Donald Trump, da …Leggi tutto

Eppur si muove

 

Eh, già, mi tocca scomodare proprio Galileo Galilei: si muove; non solo, si alza compatto; di più, separa davvero le acque. Non si rovescia. Niente onda devastante che piomba sulla città attonita. Insomma, funziona. Meraviglia, stupore, un nodo alla gola pensando a quanto tempo se ne è rimasto nascosto là sotto, inoperoso, mentre noi quassù c’inzuppavamo di salsedine, sudore e rabbia dentro stivali sempre più alti e inutili. A quanto pare funziona. Parlo del sistema di dighe mobili chiamato M.o.S.E., penso sia chiaro.

Lo è altrettanto che dobbiamo frenare l’entusiasmo. Finora è andato tutto bene, non c’è dubbio. Si è posizionato regolarmente con calma piatta e mare mosso spinto da vento …Leggi tutto

XX Settembre

 

A Roma via XX Settembre non è proprio una strada banale. Inizia da Porta Pia e raggiunge il Palazzo del Quirinale. Di rado la topografia rappresenta in modo così plastico una svolta storica. Poiché questa ricorda: il giorno in cui i bersaglieri penetrano in città attraverso la breccia, di Porta Pia appunto, e completano l’Unità d’Italia ponendo fine al potere temporale dei papi. Il palazzo era allora la residenza del pontefice. Quanto, poi, riportato in vita da Benito Mussolini con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929, cioè lo Stato della Città del Vaticano, non sarà mai neppure in parte paragonabile al preesistente Stato della Chiesa. Il XX settembre, dunque, ha …Leggi tutto

Tessere di memoria I monumenti e la loro distruzione

 

Fenomeno classico di ogni rivolta e rivolgimento politico, la distruzione dei monumenti quali simboli del nemico continua a sollevare interrogativi. Proprio perché si ripete con sconcertante regolarità. Lo vediamo in questi giorni di Black Lives Matter in particolare negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. In misura ridotta, anche a Milano con l’attacco alla statua di Indro Montanelli e la richiesta della sua rimozione. A causa del fatto, da lui stesso rivelato, dell’aver avuto una schiava/bambina tredicenne durante la Guerra d’Etiopia, quella dei sette mesi tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936. A seguire c’è stato l’imbrattamento con vernice rossa del busto del generale Antonio Baldissera a …Leggi tutto

Politica, scienza, conoscenza

Tra le novità più interessanti prodotte dalla recente pandemia sembrava collocarsi il riaffacciarsi in forze della competenza e dei tecnici. Ovviamente a fare da battistrada sono stati quelli sanitari. Naturale, dirà qualcuno. Per nulla scontato, invece. Soprattutto non lo era che tornasse a farsi largo l’idea che la conoscenza fosse di per sé un valore fondamentale e che a essa, la conoscenza, sia comunque meglio fare ricorso quando si cercano risposte.

Non si dimentica facilmente l’ “uno vale uno” dove sapere o non sapere diventava indifferente in nome di un egualitarismo capace di proiettare, chiunque e subito, in posizioni decisionali. Ne scontiamo ancora le conseguenze. Un ben tornata, dunque, alla competenza. …Leggi tutto

Venezia, la luna e tu

 

Ovvero il trionfo del luogo comune. Mi sono venuti in mente il film del 1958 e questo commento quando ho sentito della “sfuriata” del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, contro il viceministro dell’Economia e Finanze, Antonio Misiani. Il film perché ambientato in un mondo che ha cessato di esistere e forse nemmeno tornerà, qualunque sia il personale giudizio su quella realtà. Siamo sulla luna, appunto. Il commento per la ragione che non esiste niente di più scontato del classico “piove, governo ladro”. O incapace, giusto per non uscire dal seminato di quanto sostenuto dal nostro sindaco. Il quale ha sottolineato di aver scritto e telefonato infinite volte a Roma nel …Leggi tutto

Coronavirus la quarta lezione, l’Europa e l’economia.

Mes, Eurobond, Recovery Bond, solidarietà o sovranità, frontiere aperte, no, meglio chiuse, paradisi fiscali ed evasione, pizzaioli malati con lo scacciapensieri in bocca e arcigni guardiani di virtù calviniste che “rubano” tasse grazie a trattati interpretati a loro uso e consumo. Il Pianeta è travolto da pandemia, recessione presente e futura, fiumi di parole spesso sconnesse da qualunque vero ragionamento razionale. Inevitabile, viene da dire, quando ci si trovi sul crinale tra due mondi diversi con la coscienza di esserci davvero arrivati. Perché queste sono le due novità della crisi in atto: è epocale e ce ne rendiamo conto. Non sempre accade. Anzi. Il più delle volte è vero il …Leggi tutto

Coronavirus, la terza lezione: autonomia o centralismo?

 

La questione è centrale: l’onda d’urto della pandemia la pone all’attenzione. Nessuno si salva da solo per la banale ragione che tutti hanno bisogno degli altri. In senso materiale. Per le attrezzature, il personale, il supporto finanziario. I quali devono essere giocati su un ampio territorio, spesso potenziandoli in misura imprevedibile. Come minimo, serve una scala statale, sarebbe meglio quella continentale dell’Unione Europea.

Si pone, dunque, il quesito su chi debba decidere cosa, cioè della linea di comando. Abbiamo più volte sentito arrivare dalla regioni del Nord la richiesta di provvedimenti urgenti e drastici da parte del governo centrale. Salvo poi scatenare una corsa a prendere misure locali, in contrasto con …Leggi tutto