Occidente filo-israeliano: perché?

 

«Ho appena fondato lo Stato ebraico. Se lo dicessi oggi a voce alta, susciterei una risata generale. Forse però tra cinque anni o tra cinquanta tutti lo ricorderanno.»[1]

Theodor Herzl è con Max Nordau uno dei principali padri ideali del sionismo e il fondatore, durante il Primo Congresso Sionista tenuto a Basilea tra il 20 e il 31 agosto 1897, del Movimento Sionista. Nel 1896 aveva pubblicato Der Judenstaat un piccolo libro dal grande avvenire, perché inseriva nel dibattito politico la necessità di uno stato nazionale ebraico, questione mai più posta dall’8 agosto dell’anno 70, quando Tito Flavio Vespasiano mise fine alla resistenza del Tempio di Gerusalemme. Da allora, diaspora, cioè …Leggi tutto

Politica estera?

 

Parlare della politica estera italiana significa confrontarsi con una sgradevole sensazione di vuoto. Si tratta di una sorta di “costante geopolitica di lungo periodo”, per così dire: semplicemente l’argomento sembra non interessare. A nessuno nel Bel Paese. Sia politico di professione, governi o si trovi all’opposizione, oppure ricopra importanti incarichi istituzionali. Men che meno al cittadino comune. In questo essere ancella mal sopportata ha come inevitabile compagna la politica della sicurezza. Quando mai almeno se ne parla? Basta ricordare la folle querelle sui famosi/famigerati F-35 e la domanda ripetuta come un mantra: a cosa servono? L’Italia forse non ripudia la guerra? E questo è tutto.

Proprio perché “non interessa” ho voluto …Leggi tutto